domenica 14 febbraio 2010

Questo Blog chiude

Come avrete ormai notato, non pubblico più su questo blog da molto tempo.

Ho quindi deciso di chiudere il blog lasciando in prima pagina un post che continua ad essere più che mai attuale.t

Buona navigazione a tutti

Qui si fa il PDL o si muore (ancora)

Nel mio periodo di riposo dal blog continuo a tenermi informato e oltre ai giornali leggo anche altri "commentatori" (http://www.netvibes.com/poplib ).
Mi sono imbattuto in due post apparentemente distanti di argomento ma che mi hanno fatto pensare:

Due citazioni :

"Ma una cosa è certa: dobbiamo, nel nostro piccolo, dare una mano, se non altro facendo sapere, allo schieramento che sosteniamo, che acca' nisciuno è fesso!"


"Anche perché - questo è più di un avvertimento, è una promessa! - ove i dirigenti di Forza Italia e An, un domani dovessero impazzire; e per questo motivo (o altro) manifestassero - che ne so - l'intenzione di rallentare o stoppare il processo di costituzione del Popolo della Libertà: andrebbero incontro a sicuri problemi.

Tipo: alcune centinaia di trentenni (e ventenni) - che gravitano attorno a per il Popolo delle Libertà e a Tocqueville -, sarebbero pronti a manifestare e a protestare giorno e notte, sotto le sedi di Forza Italia e di An."

Entrambe le analisi dei miei due esimi colleghi sono condivisibili ed approfondite.

Entrambe paventano un rischio: il rallentamento o ancor peggio lo sgretolamento del PDL.

Come più volte ho sottolineato sono un "novellino" per quanto riguarda la politica e forse questa mia "ingenuità" mi ha portato a credere fermamente nel progetto del PDL (trovando nell'On. Giovanardi un esponente limpido e sempre coerente, aperto e disponibile).

Qui nella mia zona, con amici delle altre forze politiche che "dovrebbero" costituire il PDL, abbiamo iniziato ad operare perché la nascita fosse effettivamente reale e, a questo punto con fortuna, ho trovato voglia di collaborare da parte di quasi tutti, abbiamo fatto riunioni, gazebo, aperitivi sempre in nome del PDL.

Ognuno ha dato la propria disponibilità (nonostante malanni, famiglie...).

Ora, a due mesi dalle elezioni ancora tutto tace (o almeno così pare vogliano farci capire), in realtà già si sentono le prime avvisaglie di battaglie interne, di tentativi di far passare senza troppo clamore le liste per le prossime amministrative e farci partecipare a giochi fatti.

Ma come?
Il partito unitario?
Il popolo della libertà è temporaneamente "in libertà"?

Il timore che a livello locale si giochi verso una forma di "annessionismo" (se non proprio di effettivo "colonialismo") è tangibile.

Allora deve arrivare forte un segnale alle direzioni centrali:

"Il POPOLO della libertà vuole diventare un soggetto vero, reale. I piccoli "poltronai della libertà" devono essere a servizio del progetto di unità, non del proprio tornaconto".