venerdì 29 febbraio 2008

I popolari liberali del lodigiano

Ricevo e pubblico questa esauriente lettera:

POPOLARI-LIBERALI NEL POPOLO DELLA LIBERTA’
Del lodigiano

Agli iscritti Udc lodigiani
Al Segretario Provinciale
Udc – Lodi


Intendiamo rivolgerci a tutti voi, per senso di chiarezza e di trasparenza; perché ci sembra giusto mettere al corrente, in presa diretta, tutti coloro con i quali, in passato, abbiamo percorso un tratto di esperienza politica.
Siamo stati iscritti al partito dell’Udc lodigiano fin dalla sua costituzione ed abbiamo sempre operato con passione, dedizione, lealtà e senso di responsabilità; mettendo molte volte da parte le nostre personali convinzioni, per contribuire al bene comune del partito ed alla costruzione di un progetto politico per il Lodigiano.
Ci sono state certo delle difficoltà e delle delusioni; ma non è questo che intendiamo sottolineare; tenuto conto che – chi lo vorrà – potrà certo farlo personalmente e direttamente.
Ci preme invece portare la riflessione sul livello politico attuale; riflessione che sta alla base della nostra decisione.
Abbiamo la convinzione che si sia aperta, in Italia, una nuova fase di rifondazione di quella cultura che va nel senso del dettato costituzionale che delinea il ruolo dei partiti come strumento di intermediazione tra le esigenze della società civile e lo Stato e che quindi vuole l’attività politica come mezzo idoneo di partecipazione.
Da una prima fase caratterizzata dal personalismo e dal leaderismo, resa tangibile dai
simboli dei partiti recanti il “nome” importante e che è stata denominata come “berlusconismo”, oggi, proprio per iniziativa di Silvio Berlusconi, siamo transitati ad una fase completamente diversa che offre la possibilità alla base degli iscritti di determinare la configurazione del “contenitore” politico.
Chi nell’Udc ha sempre deprecato il fenomeno appunto del “berlusconismo” come la radice di tutti i mali, avrebbe dovuto prenderne atto ed agire di conseguenza.
Fare nascere in Italia una sezione, una costola del PPE (Partito Popolare Europeo) avrebbe dovuto costituire un traguardo che certamente nei contenuti, nei principi, nella fedeltà alla tradizione cristiana, nella sicura adesione alla dottrina sociale della Chiesa, sarebbe equivalso alla risurrezione di quella Democrazia Cristiana che sta ancora nel cuore e nella mente di tutti noi, al di là e al di sopra di ogni formalità dei simboli che, come tali, hanno una funzione storica e transitoria.
Ci saremmo aspettati, di fronte a queste prospettive, da parte dell’Udc nazionale, in particolare del gruppo dirigente e da Pierferdinando Casini, capo dell’unica corrente rimasta nel partito dopo l’uscita di Giovanardi e di Baccini, una reazione più responsabile e razionale, certamente a maggior ragione politicamente corretta:
quella cioè di partecipare alla costituzione ed al consolidamento di questo progetto come protagonista, come parte attiva, divenendone nel tempo non solo uno dei leaders, ma certamente quello più rappresentativo.
Invece – e non possiamo nascondere la nostra profonda delusione – c’è stato solo un ritorno ai toni dell’antiberlusconismo viscerale, alle reazioni umorali e stizzite, alle recriminazioni più o meno colorite che hanno costituito il clima costante di Casini, di Tabacci e del loro gruppo di riferimento dei dirigenti dell’Udc.
Ma riteniamo che questo modo di agire non sia accettabile da un numero considerevole di iscritti e, soprattutto, non sia condivisibile dalla maggior parte di coloro che, in passato, ci hanno votato.
La nostra perplessità aumenta ancora di più dalle dichiarazioni rese alla stampa da Savino Pezzotta (La Rosa Bianca) in questi giorni, secondo il quale, con l’adesione dell’Udc al loro progetto elettorale, avrà inizio una fase costituente che porterà ad un NUOVO soggetto politico; non solo. Ma è stato ribadito che il nuovo soggetto politico si dichiarerà disponibile ad alleanze anche con la sinistra non solo a livello locale-amministrativo, ma pure a livello politico generale.
Ci chiediamo a questo punto dove siano finiti i famosi pilastri politici dell’Udc, tanto propugnati da Casini, da Cesa, Buttiglione, ecc. secondo i quali la scelta di campo dell’Udc per il centrodestra doveva ritenersi inossidabile, irreversibile e l’affermazione che il partito non poteva assolutamente abbandonare né il proprio nome né il proprio simbolo.
Ora abbiamo la certezza che quanto temevamo (l’Udc che come tale scomparirà per lasciare il posto ad altro nome ed ad altro simbolo) si sta avverando con modalità che passano sopra la testa degli iscritti e che tengono conto di prerogative personalistiche.
Qualcuno ci ha obbiettato che, anche con la ipotesi di grande coalizione il Popolo della Libertà non disdegnerebbe la strada di un’alleanza irrituale con Veltroni.
L’obiezione, però, non ha significato, in quanto riguarda un dato che non si avvererà: un esito di parità nei risultati elettorali che porterebbe all’esigenza improrogabile delle grandi riforme necessariamente condivise, per poi ritornare alla consultazione elettorale. Noi siamo convinti che il centro-destra sarà chiamato a governare l’Italia, per i prossimi anni legislativi, dalla maggioranza degli Italiani, delusi e traumatizzati dall’esperienza di sinistra e che l’Udc stia perdendo purtroppo la grande occasione storica di partecipare alla rifondazione della Repubblica Italiana. E di questo sinceramente ce ne dispiace, perché per anni abbiamo combattuto assieme le stesse battaglie e lavorato per i medesimi obiettivi.
Sono queste considerazioni che ci hanno condotto a compiere una scelta di campo politica per il Popolo della Libertà.
Abbiamo espresso le nostre idee con molta schiettezza e siamo disponibili al dialogo non solo con chi ritenesse di essere d’accordo con le nostre scelte, ma anche con tutti coloro che riterranno opportuno contattarci nel segno di un confronto sereno, amichevole e costruttivo.
A livello locale abbiamo già delineato una collocazione rappresentativa ai vari livelli, dando da subito la nostra disponibilità a partecipare, con sincero spirito attivo e propositivo, alla creazione di un tavolo di lavoro comune che vedrà, come obiettivo finale, la costituzione di un unico gruppo a livello provinciale e si sta lavorando per un coordinamento interprovinciale. Questo perché intendiamo arrivare alla costituente del PdL con una struttura organizzata.
D’altra parte, e lo ribadiamo, la collocazione naturale della nostra storia anche politica di questi anni, sul territorio, non può che essere in questo ambito, con gli alleati di sempre. Diversamente gli elettori, anche nei comuni, difficilmente potrebbero ritenere che noi non abbiamo tradito la loro fiducia.
Cordiali saluti
Lodi, 27 febbraio 2008

giovedì 28 febbraio 2008

I Popolari Liberali a Brescia

Riceviamo e pubblichiamo due articoli apparsi sul "Giornale di Brescia" e "Brescia Oggi".


A Berlusconi

Pubblico il testo dell'intervento preparato per la manifestazione dei Popolari Liberali di sabato scorso a Roma.

Purtroppo la mancanza di tempo mi ha impedito di leggerlo.

Cari amici, caro On. Giovanardi, caro Presidente Berlusconi,

negli ultimi due anni mi sono sentito sistematicamente derubato.
Non parlo solo delle sorprese nello stipendio e nella tredicesima, parlo soprattutto della dignità.

La mia generazione e quelle di tanti presenti qui oggi sono state definite, si, quelle dei bamboccioni ma soprattutto additate dai media come il serbatoio per l'antipolitica, incapaci di impegnarsi ma solo di protestare.

Amici, presidente, noi invece siamo qui!
Siamo stati le braccia silenziose e invisibili dell'impegno: vi parlo del lavoro negli oratori, nelle parrocchie, nelle associazioni di volontariato a difesa ed a servizio dei più piccoli, delle madri in difficoltà, degli anziani, delle famiglie, dei poveri, degli affamati.


Non abbiamo mai preteso riconoscimenti nè li vogliamo ora, ma di fronte alla sottrazione della nostra dignità vogliamo aggiungere una faccia alle braccia.
Qualcuno ha già iniziato a farlo nelle circoscrizioni, nei consigli comunali, impegnandosi per le campagne elettorali, ora vorrei che fosse visibile la nostra presenza all'interno delle nostre liste per le prossime elezioni.

Settimana scorsa Veltroni ha scritto sul suo sito :

"Sarò n.2 in 3 circoscrizioni, dietro giovani candidati. E' una piccola novità, che ritengo significativa. Berlusconi non lo farebbe. 11:59 PM February 15, 2008"

Presidente, noi non vogliamo questo, nei valori della famiglia che ci hanno trasmesso e trasmetteremo a nostra volta, riconosciamo la saggezza e l'esperienza delle generazioni precedenti, ma crediamo sia arrivato il momento di mostrare che ci siamo, non perché giovani ma perché responsabili e capaci di impegno.

Chiamatele candidature di servizio, riempilista, ma fate in modo che i nostri nomi siano lì per dire che, e mi ripeto, siamo pronti ad impegnarci con passione e responsabilità nel Popolo della Libertà per il nostro paese e per il futuro di tutti.

lunedì 25 febbraio 2008

domenica 24 febbraio 2008

Avvenire e Giorgio Vittadini contro la “lista civetta” di Giuliano Ferrara

Questo post, apparso ieri sul blog di camelotdestraideale.it, fa riflettere (anche se il linguaggio e il tono non sono i soliti che trovate sul nostro blog) e merita di essere letto :


Giuliano Ferrara capisce di politica, quanto Paola Binetti di fellatio.

Il direttore del Foglio, infatti, è un inqualificabile utopista. Uno “scollato” dalla realtà, uno che nemmeno per idea sa quali drammi veri gli italiani vivano (e quali priorità essi abbiano).

D’altra parte: da circa 45 anni campa di politica. Con la politica.

Lui ha le spalle coperte, sempre. E il portafogli pieno.

Che gli italiani non arrivino - con lo stipendio - a fine mese: cosa cazzo volete che gliene fotta? E’ una questione troppo “pacchiana”, perché lui possa occuparsene.

Inoltre.

E’ venuto su con la spocchia e lo snobismo - mai persi - dei bolscevichi. Ha lavorato con la “tessera di partito”. Con “le” tessere di partito.

Visto che ne ha cambiate molteplici. Troppe, per poterlo giudicare una persona seria e affidabile (stesso discorso vale per Ferdinando Adornato).

Ed è sempre stato lì dove era giusto essere. Magari arrivandovi un attimo prima degli altri.

Giuliano Ferrara è una bussola vivente.

Una bussola orientata unicamente verso il politicamente corretto.

Tutta la sua vita, infatti, nient’altro è stata che una ricerca costante della dimensione politica e culturale, più à la page.

E si sa, le mode cambiano. Così come ciò che è politicamente corretto (o conveniente, che è la stessa cosa). Changez la femme.

Ad esempio.

Pasciuto ad “antifascismo militante e acritico”, s’è svegliato un giorno e s‘è messo a frequentare “li meglio fasci“. Certo, dopo che Berlusconi glielo aveva ordinato.

Fino al giorno prima - quando dalla sua chioma lunga e scomposta, scivolava olio rancido -, Ferrara era un katanga (nei suoi discorsi).

Il giorno dopo - passando per qualche doccia, uso di shampoo e barbiere berlusconiano -, s’intratteneva con Pietrangelo Buttafuoco. Il “fascio”.

Perché una cosa gli va riconosciuta: Ferrara è sempre più realista del (suo occasionale) Re!

Quando s’innamora di un Principe - lui che crede d’essere Machiavelli, e non ha contezza, invece, d’essere un Goria visibile, nella migliore delle ipotesi -, si spinge ben oltre le “indicazioni” che gli vengono fornite.

Il Capo dice 10, lui allora afferma 100. Pensando di fare cosa gradita.

Ma sbaglia, puntualmente.

E così, visto che da qualche tempo ha trovato riparo all’ombra del “pensiero forte” - perché oramai la passione per il Principe Berlusconi, è un ricordo quasi sbiadito -, ha ritenuto opportuno di dare voce a quello stesso pensiero.

Mediante una lista civett(uol)a.

Ma - difettandogli pragmatismo, concretezza e conoscenza della realtà -, ha fatto il passo più lungo della gamba, come suole dirsi.

E così gli sono piovute addosso critiche fortissime.

Da chi lamenta - i leader del centrodestra -, che questo non sia un momento adatto per discutere di argomenti che dividano (il rischio serio - serissimo - è che si perdano consensi. Voti!).

E da chi - vivendo all’ombra di quello stesso “pensiero forte”, in qualità di dominus -, ha intravisto nell’operazione che Ferrara sta conducendo, la possibilità di un danno inimmaginabile, gigantesco alla “causa cristiana”.

Così Davide Rondoni - su Avvenire -
ha commentato la decisione di Ferrara:

“Finisce per portare in modo sbagliato in mezzo alla competizione elettorale un tema morale”.

E il rischio - che il sottoscrivo condivide appieno -,
è quello:

“Di estremizzazione e di ghettizzazione di una parte del mondo cattolico su un tema così delicato”.

Ancora più “politico” - e dunque realista e intelligente -, è stato il commento all’iniziativa del direttore del Foglio,
formulato dall’ex presidente della Compagnia delle Opere, Giorgio Vittadini:

“Quando si sono tradotti i principi morali in battaglie frontali, fino al referendum sull’aborto, ovunque si è persa la battaglia”.

Ovvio, per chiunque capisca di politica.

Dunque non per Ferrara e per i cattolicisti che lo seguono.

D’altra parte gli utopisti producono sempre danni.

Innanzitutto alla causa per cui combattono.

Talchè Ferrara e i suoi accoliti, non immaginano nemmeno lontanamente, quale nocumento essi andranno a produrre a carico delle istanze pro life.

Infatti qualunque percentuale di voti, la lista dell’Elefantino dovesse ottenere: sarebbe comunque modesta. Comunque bassa.

Se anche dovesse raggiungere un livello di consensi impossibile, diciamo il 10%: sarebbe comunque una clamorosa sconfitta per le istanze antiabortiste!

Perché il giorno dopo, i laicisti anticlericali direbbero: “Ecco, vedete: gli antiabortisti sono solo il 10% dell’intero elettorato. Dunque, la stragrande maggioranza degli elettori/cittadini, vuole che tutto rimanga come è ora”.

Possibile che Ferrara e i fanatici cattolicisti che lo seguono - fanatici almeno quanto i laicisti anticlericali di cui sopra -, non se ne rendano conto?

L’unica cosa saggia che i pro life possano fare: è di attivarsi affinché Ferrara rinunci a presentarsi alle elezioni!

Manifestazione nazionale I Popolari Liberali nel Popolo Della Libertà

Grazie al servizio di Radio Radicale è possibile vedere tutta la manifestazione del 23 Febbraio 2008.





Vi segnalo anche un articolo apparso su il Tempo

sabato 23 febbraio 2008

giovedì 21 febbraio 2008

Anticipazioni sul programma

Camrelot ci batte ancora tutti sull'attualità ed esce con un ottimo articolo sul programma del PDL.

Vi invito a leggerlo con attenzione:

http://www.camelotdestraideale.it/index.php/2008/02/21/il-programma-del-popolo-della-liberta-anticipazioni/

I Popolari Liberali sul web

Cari amici, vi annuncio che oggi si aggiungono a noi ed ai Popolari Liberali del Friuli Venezia Giulia anche i Popolari Liberali di Piacenza che hanno inaugurato il loro sito.

I link li trovate sia nel blogroll che nei Siti Interessanti

Perché "Popolari e Liberali" : Valori e Principi

Pubblichiamo la lettera che appare oggi su La Provincia di Lecco in risposta ad un'intervista rilasciata sullo stesso quotidiano dall'On. Volontè.





Perché “ POPOLARI E LIBERALI “ : Valori e Principi

Ho letto qualche giorno fa sul Vs. Giornale un’editoriale dell’On.le Luca VOLONTE’, capogruppo UDC circa le ragioni di non volere rinunciare al simbolo avvalorando quindi la difesa della posizione dell’UDC per dimostrare l’unicità del Partito a rappresentare ed avere nel suo DNA la dottrina sociale della Chiesa .

Proprio partendo dalla sua tesi che un Partito non è un soggetto impersonale ma una comunità di uomini e donne che condividono valori e progetti e lavorano per perseguire il benessere dell’intera comunità , l’On.le VOLONTE’ dimostra che la rappresentatività della Dottrina sociale della Chiesa in una comunità politicamente impegnata nell’azione e nella capacità di trasmettere i valori non negoziabili attraverso i comportamenti . Il richiamo a Don Sturzo e Alcide De Gasperi è quanto mai attuale proprio nel progetto del “Popolo della Libertà“ per il forte richiamo alla fiducia nella libertà che queste figure della politica italiana hanno saputo avere, accettando di volta in volta le sfide del loro tempo permettendo al paese di conseguire ogni volta una vittoria . Noi “ Popolari Liberali “ sintetizziamo la ns. cultura politica facendo propria una citazione di Helmut Kohl che dice “ Dobbiamo saper essere conservatori sul terreno dei grandi valori , riformisti su quello delle politiche istituzionali , liberali nell’economia e democratico-cristiani nelle politiche sociali , privilegiando , sempre e comunque , la difesa in concreto della dignità di ogni singola persona umana “ .

Il “Popolo delle Libertà“ è la nuova sfida per una cultura politica popolare e non populista di matrice etico-sociale-cristiana e di tradizione laico liberale . E’ l’esperienza di fede costitutiva della nostra personalità che vogliamo difendere e su questo principio si è costruito un grande Movimento Democratico-cristiano in Europa, fattore di pace e di progresso economico e culturale .

La conservazione dei valori quali la difesa della vita , la difesa della famiglia non è una prerogativa esclusiva di un partito politico ma la capacità di tutti quegli uomini e quelle donne che , impegnati nell’azione politica , sanno difendere la persona e la sua dignità salvaguardando i principi fondamentali della convivenza umana , del diritto , dello stato e dell’economia .

Crediamo, pertanto , che sia tempo di realizzare una nuova sintesi sia culturale che politica che cresca in un’esperienza di condivisione e di solidarietà .
Abbiamo sempre creduto e sollecitato il partito perché dovesse essere fautore di un nuovo processo politico che aggregasse forze omogenee sia sul piano culturale che programmatico , purtroppo la chiara consapevolezza che nell’UDC non venissero privilegiati gli interessi degli elettori , ma ostinatamente difesi gli interessi personali di pochi ci ha spinto a partecipare con fattiva collaborazione alla fase costituente del “Popolo delle Libertà“ che sarà in Italia il Partito dei Moderati . E allora l’On.le VOLONTE’ spieghi ai lettori della Provincia il vero motivo per il quale l’UDC non ha voluto partecipare da protagonista alla costituzione del nuovo soggetto politico costola italiana del PPE pur avendone da tempo le possibilità …….

Silvia Ghezzi
Popolari Liberali per il "Popolo delle Libertà"

mercoledì 20 febbraio 2008

Il programma del PD?

Trovo curiose assonanze...

Segnalazione articoli interessanti

Sono apparsi in questi giorni su "l'Occidentale" due articoli interessanti a firma di Gaetano Quagliariello e di Maurizio Griffo .

Ne consiglio la lettura.

martedì 19 febbraio 2008

Le crociate antiberlusconiane

Dal rifiuto di Casini ad aderire al PDL abbiamo subito un aumento di visite e di messaggi per il nostro blog.



Allo stesso tempo si sono fatti risentire sul sito dell'Onorevole Giovanardi molti commentatori avversi.


A loro va tutto il mio rispetto, però sentir parlare solo del "padrone Berlusconi" mi ha un po' stufato, allo stesso modo sentir parlare dell'incoerenza dello stare in una stessa lista con laici di idee differenti (significa non aver capito cosa significa liberale).

Anche noi riceviamo commenti contro il PDL e le scelte dei Popolari Liberali, purtroppo siamo più sfortunati: nessuno è pubblicabile per la presenza di insulti, attacchi personali e linguaggio scurrile.

Ad uno di questi commenti (sul sito) che accusava di incoerenza l'On. Giovanardi e di mancanza di contenuti interessanti ho risposto così:


a Raffaele
Ti invito a rileggere il mio commento del 15/02. (lo riporto per comodità)

Perché stare nella stessa lista significa rimangiarsi le idee? Perché non potranno più avere scambi e confronti?(anzi forse a questo punto molto più civili e proficui). Non ho chiesto cosa li divide, non ho la memoria corta, ho chiesto cosa impedisce che possano stare in una stessa lista? Di qualunuqe parte politica o partito tu sia, saprai benissimo che anche all'interno della tua compagine esistono posizioni diverse, se non antitetiche, eppure oggi pare che solo Dalla Vedova, Capezzone, Giovanardi, Tremonti, Fini siano incompatibili l'uno con l'altro...




Forse la dialettica politica era minore nella DC?
eppure io ricordo all'interno di quel partito diverse correnti, che si davano battaglia sulle più disparate questioni, però era una battaglia interna, al paese solitamente arrivavano posizioni abbastanza coese.
Perché volere fermare l'azione innovatrice del PDL (perché anche se iniziato discutibilmente, i suoi cambiamenti li sta già mostrando) affossandolo fin da adesso?
Io rispetto chi vuole mettere le speranze sul terzo polo (Casini-Mastella-Baccini), ma non lo condivido e non passo il mio tempo ad attaccarlo sull'opportunità di quel voto.
Anzi accettiamo tutti il bell'invito di Raffaele (all'accusa di incoerenza verso Giovanardi, se vorrà risponderà l'onorevole stesso): smettiamo di sbattere i piedi e di rispondere alle domande sterili e polemiche, riempiamo questo sito contenuti sulle battaglie di cui siamo ancora convinti combattenti tutti!
Il nostro target ora sono le prossime elezioni, non facciamo campagna "contro", facciamo campagna "per" e "a proposito".
Lasciamo che alle dichiarazioni "velenosette" ci pensino gli altri.



I Popolari Liberali a Fiorenzuola







lunedì 18 febbraio 2008

Veltroni all'opposizione?

Ufficialmente è partita la campagna elettorale, Prodi è apparso sul palco del PD per dare la sua benedizione.

Spero che gli italiani indecisi si ricordino che è lui il presidente del PD stesso.

Riporto alcune frasi dell'On. Paolo Guzzanti che potrete trovare in un gustosissimo articolo sul suo sito .


la campagna elettorale di Veltroni è fondata su un equivoco,. L’equivoco sta nel fatto che il segretario del Partito democratico non è all’opposizione, ma al governo. E che dunque, come vogliono le regole della democrazia, chi sta al governo e ne condivide politicamente ogni responsabilità deve difendersi e difendere, e non soltanto attaccare l’avversario.Invece Veltroni lancia i suoi 12 punti che sono, lo notava ieri Fabrizio Cicchitto, l’esatto contrario di ciò che hanno sempre sostenuto non soltanto Prodi ma anche Ds e Margherita, cioè le forze del governo sostenuto da Veltroni. Insomma il nostro Uolter bara sapendo di barare quando bypassa Romano Prodi, omettendo pudicamente che proprio Prodi è il Presidente e non l’usciere del suo partito.

agli italiani viene fatta ingollare senza scrupoli la favola elettorale di un contendente nato ieri e che invece è politicamente vecchissimo ma che bara comportandosi come se rappresentasse l’opposizione mentre è corresponsabile del disastro con cui è stata messa in ginocchio l’Italia.



Ricordate il motto di una vecchia pubblicità: ...meditate gente, meditate

domenica 17 febbraio 2008

Una simpatica velina


CASINI PARLA SPESSO DELLA SUA SCHIENA DICENDO DI AVERCELA DRITTA. NOI PENSIAMO CHE FAREBBE BENE A FARSELA BREVETTARE, QUESTA SUA FAMOSA SPINA DORSALE…


17 Febbraio 2008

ELEZIONI: GUZZANTI (FI), SPINA DORSALE CASINI A ‘GEOMETRIA VARIABILE’ = Roma, 17 feb. - (Adnkronos)
- ‘Casini dovrebbe pensare seriamente a far brevettare la sua spina dorsale a geometria variabile: finche’ sperava di entrare nel Pdl con simbolo e nome, Berlusconi era un leader indiscutibile. Ora che la volpe non ha potuto agguantare l’uva, scopre non soltanto che non era matura, ma che gli aveva sempre fatto schifo. Che uomo’. E’ la replica del senatore di Forza Italia, Paolo Guzzanti, alle parole di Pier Ferdinando Casini.
(Pol-Leb/Zn/Adnkronos) 17-FEB-08 12:40

I Popolari Liberali a Ferrara


Riceviamo dall'amico Filippo questo articolo uscito su "La nuova Ferrara" il 14 febbraio scorso. Benvenuti anche a voi, la nostra famiglia cresce di giorno in giorno.

(Cliccando sull'immagine potrete scaricare l'articolo)

sabato 16 febbraio 2008

Senza Parole


Primo Maresciallo Giovanni Pezzulo

venerdì 15 febbraio 2008

Povera Patria

... lascio solo il link per rispetto alla bandiera ed al Maresciallo Pezzulo

http://www.youtube.com/watch?v=FBZtCZpm8A0

Ringrazio Aurora86 (il link al suo blog lo trovate nel blogroll a destra) per la segnalazione.

giovedì 14 febbraio 2008

Sabato 23 febbraio 2008 ore 10,30
sala CAPRANICA – Piazza Capranica
ROMA

MANIFESTAZIONE NAZIONALE

I POPOLARI-LIBERALI
NEL POPOLO DELLA LIBERTA’


INTERVIENE
CARLO GIOVANARDI

CONCLUDE
SILVIO BERLUSCONI

Ferrareide

Ho visto, lo ammetto distrattamente, Omnibus di La7 stamattina.

Tra gli ospiti c'erano 3 persone che ascolto sempre con interesse, ritenendole molto intelligenti, pur non condividendone sempre le idee: Capezzone, Adinolfi e Beha.
Tranne qualche affondo propagandistico di Adinolfi l'ho trovata una bella trasmissione.

Beha ad un certo punto, parlando della "discesa in campo" di Ferrara ha fatto una giusta considerazione:

speriamo che la campagna elettorale non sia un combattere sull'aborto.

Ne parlavo giusto ieri con gli amici dei Popolari Liberali commentando un post sul forum del sito dell'On. Giovanardi.
Il nostro attuale obiettivo deve essere il darci delle strutture sul territorio, costruire il PDL, non fare battaglie in campagna elettorale su temi così importanti, quelle devono, e sottolineo devono, venire dopo, quando se ne sarà discusso all'interno di una compagine compatta ed organizzata.

Il Sen. Guzzanti parlando di Ferrara compara la sua partecipazione alle elezioni come ad un gioco.
Probabilmente lui non ha nulla da perdere, ma sulla scia del sensazionalismo si porterà via qualche voto.
E chi lo voterà?
Le persone che non riusciremo a raggiungere noi capillarmente, spiegando che siamo chiaramente e da sempre "a favore della vita" anche noi come Ferrara, che siamo "a favore della possibilità di scelta" anche noi (magari in maniera diversa).

Ferrara che è persona molto intelligente è oltretutto stato molto chiaro nelle sue posizioni "pro-choice" e "pro-life", lasciando agli estremisti delle due "fazioni" la creazione del "mito moratoria".

Non cadiamoci anche noi in questo mito, le nostre posizioni non sono cambiate, allo stesso tempo ricordiamo a tutti però che le associazioni cattoliche sono tra le poche se non le uniche che danno sia delle serie, ottime e solidali alternative all'aborto, sia il sostegno a chi ha già abortito ed è in difficoltà.


Iniziamo quindi ad impegnarci ed a pensare alla "costruzione" del Popolo della Libertà, diamogli solide fondamenta e facciamolo con tante finestre e porte, per guardare il mondo in profondità e saperlo accogliere.

Comunicato Stampa

Nella giornata di ieri (13/02/2008) si è svolta presso la sede della provincia a Lecco una conferenza stampa per annunciare l'uscita di alcuni importanti membri dell'UDC provinciale per aderire come Popolari Liberali al costituente Popolo della Libertà.
Hanno ufficializzato la loro decisione:
Alberto Bacchi membro del comitato regionale UDC e della commissione probi viri
Giandomenico Beri consigliere provinciale UDC
Giulio Dozio presidente della circoscrizione 4 di Lecco
Matteo Dozio consigliere nazionale UDC
Silvia Galbiati membro della commissione Garanzie Statutarie
Silvia Ghezzi ex assessore al comune di Lecco e membro della Direzione Nazionale UDC
Roberto Gnecchi consigliere comunale di Olginate
Annamaria Motta membro della commissione pari opportunità
Corrado Sella membro della segreteria cittadina e comitato provinciale.

Durante la conferenza Silvia Ghezzi ha affermato che:"il 50% degli iscritti all'Udc Lecco viene con noi perché ha capito che il partito ha assunto una posizione ambigua".
Silvia Galbiati e Giulio Dozio hanno entrambi sottolineato la coerenza e chiarezza che hanno sempre caratterizzato l'azione politica dell'On. Giovanardi (Popolari Liberali) in questi anni.

Movimento giovanile Popolari Liberali

Cari amici,
ieri il blog ha compiuto 84 (come l'anno della mia nascita) giorni.

Fin dall'inizio abbiamo voluto provare ad essere voce e punto di incontro per i Popolari Liberali.
A Verona e a Modena qualcuno si ricorderà di noi, abbiamo parlato con tanti di voi, già da allora con l'idea di formare un movimento giovanile dei Popolari Liberali.

Purtroppo il clima politico non ci aiutò molto, la non chiara posizione dell'UDC metteva molti di noi in difficoltà, impegnandoci in astrusi problemi di decrittazione del "codice C&C" (Cesa e Casini).
Discorso a parte merita la posizione di Nicola, che essendo "libero" da tesseramento alcuno ha continuato ad insistere sulla divulgazione e condivisione delle nostre idee.

Le visite al blog sono piano piano aumentate fino ad arrivare a diverse centinaia a settimana (quasi 1000 visitatori diversi solamente nelle ultime due settimane), la collaborazione con altri blogger dell'area dell'ambito PDL è diventata regolare, abbiamo avuto modo di conoscere alcuni Popolari liberali che preferiscono comunicare via email, però abbiamo attinto dalle corrispondenze per scrivere i nostri post.

Ora finalmente sembra che tanti vogliano uscire allo scoperto.

A voi ripeto: il Blog vuole essere una voce del nostro movimento, punto di incontro e collaborazione.

mercoledì 13 febbraio 2008

I POPOLARI LIBERALI SUL TERRITORIO

I titoli delle testate italiane che ci riguardano:


EMILIA ROMAGNA
Modena
LA GAZZETTA DI MODENA del 12.2.08
“ECCO I SEGUACI DI GIOVANARDI”
IL RESTO DEL CARLINO del 12.2.08
“UDC, GUERRA DI NUMERI: IN 40 SU 56 SEGUONO GIOVANARDI”
L’INFORMAZIONE del 12.2.08
“POLITICA I popolari-liberali annunciano nuove adesioni. “Pdl, c’è spazio in lista”. E nel Pd sembra tocchi a volti giovani e nuovi
Reggio Emilia
L’INFORMAZIONE del 5.2.08
“VERSO IL VOTO Le dimissioni nelle mani del segretario Cesa assieme al parlamentare modenese Giovanardi.“L’Udc non serve più, vado con Silvio”.L’on. Ememrenzio Barbieri lascia Casini: “Punto sul Partito delle Libertà”.
IL RESTO DEL CARLINO del 5.2.08
“Addio Udc, il deputato Emerenzio Barbieri entra nel Partito della Libertà”
IL GIORNALE DI REGGIO del 6.2 08
“E sul Comune nasce l’asse Barbieri-Alessandri”.Politiche. FI punta sul neo Pdl, unico con il leghista verso la riconferma. Fossa e Zobbi (Udc) le probabili novità”
IL GIORNALE DI REGGIO del 9.2.08
“Lettera di dimissioni di Pavesi, pronti a seguirlo Valleri e Pingani. Poli e Friggeri al contrario annunciano: noi restiamo. L’Udc perde altri pezzi: alcuni dirigenti scelgono il Pdl”
L’INFORMAZIONE del 9.2.08
“Terremoto Udc: lascia Pavesi, restano Poli e Friggeri”
IL RESTO DEL CARLINO del 10.2.08
“Udc Pingani e Vallery pronti ad andare nel Pdl di Berlusconi”
REGGIO NEL WEB del 12.2.08
“Come nel 1994: ecco perché ci sto”. Gianalberto Gabbi: “L’Udc ha esaurito, credo, la sua funzione nella nuova geografia politica italiana caratterizzata come, spero ed auspico, da una drastica riduzione del numero dei partiti (che ora sono alcune decine), rappresentati in parlamento, a non più di 5 o 6”.”
Ferrara
LA NUOVA FERRARA del 9.2.08
“Scanavini fa le valigie. L’Udc si sta sgretolando. “Il segretario Menegatti “Ma chi esce è solo a caccia di posti”
IL RESTO DEL CARLINO del 9.2.08
“Addio all’Udc. Popolo delle Libertà, Scanavini new entry”

VENETO
San Donà di Piave
LA NUOVA del 10.2.08
“L’Udc locale va in massa da Berlusconi. Elezioni. Partito verso il commissariamento. Il Pd sceglie in candidato”
IL GAZZETTINO del 10.2.08
“Nel Sandonatese il 90 per cento dei vertici del partito ha deciso di passare nella nuova formazione fondata da Giovanardi. Udc decapitata, diaspora verso i Popolari liberali”
Rovigo
IL RESTO DEL CARLINO del 10.2.08
“Con Giovanardi”. Tre si dimettono
IL GAZZETTINO del 10.2.08
“Onofrio Donzelli lascia per approdare nel Partito della Libertà”
LA VOCE del 10.2.08
“Donzelli, Braiato e la Modonesi lasciano l’Udc e seguono Giovanardi nel Popolo della Libertà”

MOLISE
Termoli
PRIMO PIANO MOLISE del 7.2.08
“Il gruppo dell’ex sindaco confluirà nella componente Popolari-Liberali. Remo Di Giandomenico esce dall’Udc e segue Giovanardi”

TOSCANA
Firenze
IL GIORNALE TOSCANA del 5.2.08
I giovanardiani dicono addio all’Udc. Banchi: no alla linea Casini, ora nel Pdl
Il vice coordinatore regionale si è già dimesso: “Da tempo lavoriamo al progetto del Ppe italiano e lo strumento è il Pdl”. Il senatore Poli: “Prendo atto con amarezza, ma ciascuno decide in libertà”
IL RESTO DEL CARLINO del 7.2.08
Udc si spacca. I “popolari” vanno col Pdl
IL GIORNALE TOSCANA del 7.2.08
Summit con i coordinatori provinciali in vista del voto. Fi: “Pronti alla mobilitazione”
Il vice coordinatore toscano Parisi: azione capillare per promuovere anche in Toscana l’alternativa alla sinistra. Gli ex Udc, Banchi: in lista con Fi-Pdl

PIEMONTE
Torino
LA REPUBLLICA DEL 10.2.08
“Grandi manovre nell’Udc piemontese. Ieri è uscita dal partito la componente che fa capo a Carlo Giovanardi..”
LA STAMPA del 10.2.08
ACQUE AGITATE NELL’UDC. Bonsignore fa le valigie
“….Chi ha rotto gli indugi è la componente piemontese di Giovanardi coordinata da Giacomo Vurchio. Il consigliere nazionale, invitato alal riunione dei “Bonsignore Boys”, ha annunciato ufficialmente il passaggio nel Pdl…”

LAZIO
Viterbo
QUOTIDIANO ON-LINE del 12.2.08
“Politica: anche Socciarelli e Taborri lasciano l’Udc per il Pdl, in vista delle comunali le grandi manovre continuano.”
Latina
LA PROVINCIA del 9.2.08
“TERRACINA Tra i dimissionari spicca il nome di Golfieri e Aiello. Fuga in massa dall’Udc, in sette vanno con Giovanardi”
IL TEMPO del 12.12.07
“..Ad illustrare le linee programmatiche è stato Gianni Aiello, “luogotenente” dell’ex ministro in terra pontina e corifeo del nuovo movimento a Terracina. “Un partito nuovo dal cuore antico”: così, nel Manifesto di Modena, viene definito la “cosa” che Berlusconi vuole far nascere. Giovanardi ne è stato tra i più entusiastici fautori…”
LATINA OGGI del 17.12.07
Sezze, una fetta dell’Udc aderisce alla corrente di Giovanardi. Centrodestra, grandi manovre

MARCHE
Fermo
IL RESTO DEL CARLINO del 12.2.08
POLITICA: SEGUIRA’ CARLO GIOVANARDI. La Dichiara abbandona l’Udc e insieme ad altri passa nel Pdl

CALABRIA
Vibo Valentia
LA GAZZETTA DEL SUD del 12.2.08
Vibo Parte la campagna elettorale. Al 501 presente anche Ranieli. L’ex ministro Giovanardi riporta sulla scena politica Carratelli
Cosenza
CALABRIA ORA del 12.2.08
Fini capolista del Pdl in Calabria. Scopelliti rinuncia. Dopo l’ex ministro in campo Giovanardi, Dima e Santelli
QUOTIDIANO del 12.2.08
L’ex Udc Giovanardi in città. “Il Pdl la svolta che serve all’Italia



e domani a Lecco conferenza stampa.

Saluti Matteo

martedì 12 febbraio 2008

Le ragioni dell'unità

Sarà la mia permanenza in ospedale, ma i paragoni salute-politica mi ispirano particolarmente. Ieri sono entrato in sala operatoria ed ho osservato quello che mi capitava intorno.
C'erano chirurghi che si preparavano ad operarmi, infermieri che li assistevano ed un medico anestesista che mi controllava costantemente.
Eppure li percepivo come un'entità sola, non erano "coalizzati" e neppure mi sembravano facenti parte di un accordo pre.operatorio. Erano uniti, perché solo lavorando all'unisono e come una persona sola erano (e lo saranno anche oggi con altri pazienti) sicuri della riuscita dell'operazione e del "risanamento" del paziente.
È questo che mi ha dato fiducia.

lunedì 11 febbraio 2008

PDL: GIOVANARDI, SE CASINI VUOLE UNITA'MODERATI ENTRI IN PDL

Cari Amici,
in assenza di Nico che saluto e vi assicuro che sta bene cerco di fare le sue veci e porgo alla vostra attenzione le dichiarazione dell'On. Giovanardi sulla confusa posizione dell'UDC.

(ANSA) - ROMA, 11 FEB - ''Dopo aver diviso i moderati per due anni con la teoria delle due opposizioni ed essersi rifiutati di sedere ad un tavolo con la Casa delle Liberta' per concordare una piattaforma politica e programmatica comune per il dopo Prodi, adesso gli on. Casini e Buttiglione si fanno paladini dell'unita' dei moderati''. Lo afferma Carlo Giovanardi, ex ministro dell'Udc e ora esponente dei Popolari-Liberali che hanno lasciato il partito centrista per entrare nel Pdl. ''C'e' un modo molto semplice per provare la sincerita' della loro conversione - aggiunge rivolto a Casini e Buttiglione - entrino come noi Popolari-Liberali nella lista del Popolo della liberta' ed accettino un solo gruppo parlamentare per gli eletti in questa lista, rinunciando a perpetuare l'equivoco di piu' liste e piu' gruppi forieri di sicure nuove liti e divisioni all'interno della maggioranza che vincera' le elezioni''.(ANSA).

Io credo che, purtroppo, per l'UDC sia troppo tardi ma.....

Attendo vostri commenti.

Matteo

giovedì 7 febbraio 2008

La prima vittima della campagna elettorale

Il noto aggregatore di blog http://www.perilpartitodellaliberta.com è stato oggi diffidato dall'utilizzare il nome Partito della libertà.

Non si conoscono ancora tutti i particolari, ma l'azione ricorda quella intentata dalla Federazione dei Liberali il 5 Ottobre 2007 contro Michela Vittoria Brambilla.

Aggiornamento: è confermato che la diffida arriva dalla Federazione dei Liberali.

Appoggio l'idea di Camelot di cambiare nome all'aggregatore, siamo un gruppo amatoriale, senza scopo di lucro e non abbiamo intenzione di inimicaarci nessuno :-)

..Nevica!

Mi scuso per il titolo scherzoso, ma stanno fioccando le adesioni al progetto di Carlo Giovanardi, dalla Lombardia, dall'Emilia-Romagna, dal Molise (solo per citarne alcuni).

Se riuscirò, nei prossimi giorni vorrei riuscire a fare un elenco degli aderenti ai Popolari-Liberali.

Fatevi avanti e fatevi conoscere, questo blog può essere anche la vostra voce!

mercoledì 6 febbraio 2008

Una questione di coerenza

Premessa: scrivo questo post a titolo puramente personale.



Antefatto: sono un ingenuo sognatore.



Introduzione: Ho seguito dalla scorsa primavera il cammino dei Popolari-Liberali (in realtà allora seguivo l'azione e le dichiarazioni di Giovanardi).



Ho contattato Giovanardi prima dell'estate e mi ha risposto con cortesia dandomi i riferimenti per la mia zona; per vari miei inconvenienti non ho potuto mettermi in contatto con loro fino ad ottobre, dandomi quindi un appuntamento a Verona per il 3/4 Novembre.



Il 4 Novembre finalmente conosco Silvia Ghezzi, tralasciando sull'ottima impressione "a pelle", l'ho trovata una persona estremamente disponibile che mi ha subito messo al corrente della situazione nella nostra provincia e mi ha dato ulteriori contatti.



Nel mese di Novembre prendo contatto con alcune persone tra cui Matteo Dozio, giovane, entusiasta sicuramente sognatore. Inutile dire che con lui l'intesa nasce da subito (non per niente è coautore di questo blog).



Il primo dicembre ci troviamo a Modena e conosco vari personaggi della direzione UDC e alcuni consiglieri nazionali.



Sarò ingenuo ma vi assicuro che la maggiorparte di loro mi ha convinto in quanto a coerenza e "purezza".



Svolgimento: La linea dei popolari-liberali, al di la di quanto scritto dai giornali, è sempre stata chiara e coerente e potete facilmente fare riferimento ad essa nel documento emesso proprio a Modena.

Oggi su molti quotidiani Giovanardi è stato etichettato come un opportunista in cerca di poltrone per se ed i suoi e sicuramente una "gatta da pelare" per Berlusconi.



A parte che Giovanardi non avrebbe avuto bisogno di uscire dall'UDC e di creare nessun "movimento" se avesse voluto avere una poltrona sicura in quanto la sua figura è riconosciuta da molti come una delle più corrette coerenti ed integerrime del nostro parlamento, credo ci sia un altro messaggio nelle sue azioni, tanto che io sarei ORGOGLIOSO e pronto a mettere il mio nome in una lista elettorale in cui apparisse anche il suo.


COERENZA, a costo di essere ripetitivo, sintetizzata dalla mozione di Giovanardi all'ultimo consiglio nazionale dell'UDC che potete trovare integralmente nel post del 18 Dicembre 2007 .


Chiamatemi ingenuo ma credo fortemente alle parole di Carlo Giovanardi e di Silvia Ghezzi:

"Stiamo difendendo delle idee non delle poltrone"

martedì 5 febbraio 2008

Convocati Marini e Bertinotti

Questa sera il presidente della Repubblica vedrà i presidenti di Senato e Camera dei Deputati quasi sicuramente per comunicare lo scioglimento delle camere.

Questo darebbe il via ufficiale alla campagna elettorale.

Quindi il tempo di passare dal blog e dalla rete alla presenza di persona, dimostrando che esiste la politica oltre che l'antipolitica.

Dimostrando che ormai non è possibile nascondersi dietro un "a me non importa", ma che chi ritiene che il paese vada male, è giusto che si impegni in prima persona.

Magari riuscendo a fare una campagna elettorale costruttiva e critica, non distruttiva e violenta.

lunedì 4 febbraio 2008

Entriamo nel PDL

GIOVANARDI LASCIA UDC E CON POPOLARI LIBERALI ENTRA IN PDL


(ANSA) - ROMA, 4 FEB - Carlo Giovanardi ed Emerenzio Barbieri, insieme ad altri sette esponenti della direzione dell'Udc, lasciano oggi ufficialmente il partito per fondare la componente dei Popolari Liberali, pronta a confluire nel progetto del Partito delle Liberta' di Silvio Berlusconi. ''Gia' nel congresso di aprile la nostra era un componente di minoranza del 14%, che aveva presentato una sua lista in dissenso rispetto alla linea di Follini - spiega Giovanardi in conferenza stampa a Montecitorio - Poi a Verona, con Silvio Berlusconi, avevamo aderito al progetto di una costituente del Pdl, costola italiana del Ppe, che viene solo rimandato perche' si andra' al voto. In attesa della costituente, andiamo avanti con il progetto politico, perche' per noi non ha piu' senso un partito del 4-5%, che per giunta ancora oggi ripropone distinguo e perplessita' rispetto a Berlusocni e agli alleati di centrodestra''. ''Il Pd rappresenta a sinistra una novita' che ha messo insieme ex-Dc ed ex-Pci - prosegue Giovanardi - Noi riteniamo che a centrodestra sia ancora piu' facile riunire forze omogenee, che hanno governato insieme il paese per 50 anni, come quelle liberaldemocratiche, democratico-cristiane e socialdemocratiche. Per questo rassegniamo le dimissioni dall'Udc, e invitiamo i tantissimi amici sul territorio ad unirsi a noi''. Ma se non ci fossero liste del Partito delle Liberta' i Popolari Liberali confluirebbero nelle liste di Fi? ''Non usciamo dall'Udc per entrare in Fi - risponde Giovanardi -. Berlusconi e' una persona seria e ha detto piu' volte, e ribadito nelle ultime settimane, che intende dar vita al Pdl. E' evidente che ci sara' questa novita' alle prossime elezioni, poi come venga rappresentata graficamente e' solo una questione tecnica''.(ANSA).

Qualcosa si muove...?

http://www.borsaitaliana.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID=2008-02-04T141811Z_01_L04643107_RTRIDST_0_OITTP-CRISI-UDC-GIOVANARDI.XML

http://www.loccidentale.it/node/12802

Giovanardi lascia l'Udc per il Pdl di Berlusconi
4 Febbraio 2008
Carlo Giovanardi e la lista dei popolari liberali abbandonano l'Udc e aderiscono al progetto di Silvio Berlusconi del costituendo Popolo della Libertà.
"Non entriamo in Forza Italia - ha specificato Giovanardi in una conferenza stampa - ma nel Partito del Popolo della Liberta". La componente del partito centrista che fa capo a Giovanardi nell'ultimo congresso ha preso il 14% ma, come spiega lo stesso ex ministro per i Rapporti con il Parlamento, "il 72% degli elettori dell'Udc secondo un sondaggio di Mannheimer è disposto ad entrare nel Pdl".
"In due anni e mezzo abbiamo dissentito su tutta la linea - afferma Giovanardi -. Ora vediamo che nell'Udc si torna a mettere in discussione Berlusconi e prevediamo che torneranno tutti i distinguo, le perplessità che hanno segnato" l'esperienza di governo della Cdl. Ragion per cui, spuega, "proprio mentre dall'altra parte c'è la novità del Pd noi andiamo in un partito in cui confluiranno tutti quelli che vogliono che l'Italia diventi un Paese normale".
Per Giovanardi, che sarà seguito dal deputato centrista Emerenzio Barbieri, "non ha più senso un partito che abbia il 4 o il 5%. Invitiamo i tantissimi amici che ci hanno seguito in questi anni a venire con noi. Con la nostra storia vogliamo essere una componente della costola del Ppe che nascera' in Italia".

Proposta di simbolo



















Scusateci l'ardire e il "divertimento", sono ancora solo bozze, l'idea è di Romano, lo schizzo è mio e di Matteo.








Perdonateci la bassa qualità ma è stato fatto dopo mezzanotte :-)

domenica 3 febbraio 2008

Lutto


Ci uniamo alle condoglianze all'On. Silvio Berlusconi e alla sua famiglia per la perdita della madre.

La foto è riprodotta dal sito di F.I.

venerdì 1 febbraio 2008

I blogger da Marini? Una proposta

Visto che Marini sta ascoltando tutti, propongo di formare una delegazione di blogger e chiedere udienza.
All'estero veniamo portati come esempio e citati nei programmi elettorali, perché non farlo anche in Italia?

Organizziamoci, prendiamo un torpedone e partiamo anche noi...