Grazie, quando il silenzio è d'oro

Come ho già raccontato, questo è stato il primo anno in cui mi sono impegnato in prima persona nel mondo della politica.

Non ho voluto candidarmi alle amministrative perché ritenevo ingiusto presentarmi a due mesi dalle elezioni pretendendo un posto nelle liste per il mio comune, ed ho preferito fare il lavoro di propaganda, con i gazebo, con la presenza ai comizi e la loro diffusione, con l'avvicinare più gente possibile per parlare.

Sono contento del risultato ottenuto a livello nazionale, ed anche di quello locale e volevo, anche se non conto nulla, ringraziare tutte le persone che ci hanno votato.

Il popolo silenzioso che magari al lavoro, in parrocchia o tra gli amici, si stupiva della mia presa di posizione netta e non si pronunciava, però già domenica mi mandava messaggi in cui affermava di non preoccuparmi: "Ho votato bene! :-) ".

E non credo il motivo del silenzio sia la "vergogna del votare Berlusconi" come tanti vogliono far credere all'opinione pubblica. Il motivo vero (almeno quello che è stato per me e per altri amici con cui ho parlato) è l'essere liberali, il non dover dimostrare nulla con la pubblicizzazione del nostro voto.
Ignazio La Russa, giovedì a Lecco ha proprio iniziato il suo discorso ponendo l'accento su queste differenze, l'essere liberali vuol dire anche lavorare più in autonomia, rifiutando a volte l'accorpamento "coatto".

E allora vi voglio salutare facendo mio quanto detto da Renato Farina:

Noi non siamo "un gruppo", "un collettivo", non siamo "la gente",

non siamo "la folla", non siamo solamente "un partito", siamo un popolo:

Popolo Della Libertà