Ringrazio "il fazioso liberale" per questa bella segnalazione :-)
Di Pietro: "Cambiamo la legge sulle intercettazioni" - Sul caso Sircana interviene anche il ministro delle Infrastrutture che chiede di modificare e approvare con urgenza la norma ferma in Parlamento sulle intercettazioni. "Uno può andare a letto con chiunque - ha detto il ministro - basta che questo non configuri estorsione, prostituzione o ricatto. Queste notizie - ha proseguito il ministro, riferendosi alle indiscrezioni sul portavoce di Prodi - vengono usate o abusate per gossip o strumentalizzazione politica. Ci vuole una norma, che è ferma in Parlamento e che va modificata e approvata al più presto. Ci sono tre tipi di documenti giudiziari: segreti, pubblici e riservati. Su questa terza tipologia manca una norma che impedisca a chiunque di spargerli nell'etere".
4 commenti:
E' imbarazzante, è di un cinismo e di un opportunismo senza eguali...
Certo che Di Pietro ha imparato moltissimo in quei due anni al ministero delle infrastrutture.
Vi ricordate? Si lamentava in continuazione di non poter operare perchè nella sua coalizione c'era sempre qualcuno (pecoraro scanio band) che si opponeva alla realizzazione di qualsiasi opera ed utilizzava un branco di affiliati per protestare, bloccare, casinare (es. no tav, no dal molin, no inceneritore, non degasificatore, no Mose, no ponte). E Di pietro si lamentava perchè quei gruppuscoli comunque riuscivano a bloccare le opere.
Ora Di Pietro si sarà detto: visto che quel sistema funziona, ora lo applico anche io.
E così sta dicendo no a tutto, anche alle cose che lui stesso, in altri tempi, proponeva.
Qualche amico di Di Pietro, se proprio gli vuole bene, dovrebbe fargli notare la FINE che ha fatto Pecoraro Scanio. Perchè se uno dice no a prescindere, col tempo si dilegittima da solo.
Certo che Di Pietro ha imparato moltissimo in quei due anni al ministero delle infrastrutture.
Vi ricordate? Si lamentava in continuazione di non poter operare perchè nella sua coalizione c'era sempre qualcuno (pecoraro scanio band)che si opponeva alla realizzazione di qualsiasi opera ed utilizzava un branco di affiliati per protestare, bloccare, casinare (es. no tav, no dal molin, no inceneritore, non degasificatore, no Mose, no ponte). E Di pietro si lamentava perchè quei gruppuscoli comunque riuscivano a bloccare le opere.
Ora Di Pietro si sarà detto: visto che quel sistema funziona, ora lo applico anche io.
E così sta dicendo no a tutto, anche alle cose che lui stesso, in altri tempi, proponeva.
Qualche amico di Di Pietro, se proprio gli vuole bene, dovrebbe fargli notare la FINE che ha fatto Pecoraro Scanio. Perchè chi dice no a prescindere, con il tempo si dequalifica da solo.
Leggete un pò:
""Un cuore azzurro con stelle gialle Pronto il simbolo europeo di Fi e An
ROMA. Il futuro del Pdl passa per il Parlamento europeo. Non solo giustizia e intercettazioni, ma anche fusione di An e Fi e nuovo simbolo. Il nuovo logo infatti è allo studio: un cuore azzurro con le stelle gialle dell’Unione, probabilmente, ma nulla è stato ancora deciso. In questi giorni nel centrodestra, intanto, si discute anche del processo di fusione tra An e Fi con approdo nel Ppe. La road map con tempi ed equilibri non è stata ancora definita. Tre i passaggi obbligati. Innanzitutto, lo scioglimento di An e Fi con la convocazione dei rispettivi congressi. Poi l’avvio della fase costituente che segnerebbe la nascita ufficiale del Pdl.
Infine, l’ingresso nel Ppe con un nuovo statuto. In ogni caso, passerebbe per Strasburgo il traghettamento del partito di via della Scrofa nel Ppe. Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini avrebbero parlato di queste prospettive in una cena con il presidente del gruppo parlamentare del Ppe, Joseph Daul, il 24 giugno scorso a Roma e poi nell’ultimo faccia a faccia a Montecitorio del 2 luglio.
Nella maggioranza ci sono due scuole di pensiero. E lo spartiaque è rappresentato dalle europee. C’è chi preme per accelerare i tempi. Tra questi, Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato del Pdl: «Il processo va completato tutto entro gennaio 2009. I tempi vanno calcolati a ritroso. A giugno ci sono le europee mentre il 29 e 30 aprile si tiene in Polonia il Congresso del Ppe per lanciare il programma elettorale». In ogni caso, l’approdo di An nel Ppe dovrà passare per Strasburgo. Dello stesso avviso è Gaetano Quagliariello, senatore di Fi e vicepresidente del Pdl a palazzo Madama: «Il senso dell’operazione che si sta compiendo è portare in Italia una grande forza a vocazione maggioritaria». L’altra corrente di pensiero, invece, ritiene che si debbano attendere le europee nel 2009, in cui si voterà con il sistema proporzionale, e cavalcare un eventuale successo elettorale per poi accelerare sulla nascita del Pdl.""
Si, avete letto bene. E cmq è sul numero odierno di "avvenire",pagina 9). Davvero a sentir certe cose uno dice: ma davvero nella mente di costoro (e del giornalista???) il PDL è semplicemente FI+AN !!! Sia chiaro(e con la consapevolezza di quanto poco possa contare il mio parere, quello di un SEMPLICE SIMPATIZZANTE ): continuo a ritenere comunque inutile e dannosa LA CREAZIONE DI UN NUOVO PARTITO (come pure a modena alcuni si sgolavano di volere, contro ogni buon senso e contro il parere -credo importante!- di CARLO GIOVANARDI). Va benissimo cosi, siamo e restiamo "movimento" o come dice Giovanardi stesso "corrente"(il problema, semmai, è l'autoproclamazione di vari segretari qua e là per lo Stivale, ma questo,PER ORA, facciam finta di chiudere un occhio): e COME MOVIMENTO "spingiamo" nella direzione di una vera creazione del Popolo della Libertà. Vera, ho detto. E quindi, appunto, non la sommatoria di AN+FI. Ultimo pensierino per tutti ma sopratutto a chi guarda con "invidia" la dc di rotondi, il Mpa di Lombardo: avete visto? Son PARTITI (con tanto di tessere, segretari e sedi, proprio ciò cui ambiscono certi poplib un pò troppo "agitprop"!!!)eppure ugualmente FI e AN li ignorano ugualmente.
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