lunedì 14 gennaio 2008

La Sapienza del Papa

L'articolo sul Corriere


Molti Professori e studenti della Sapienza hanno portestato per la partecipazione del Pontefice all'inaugurazione dell'anno accademico.

Questo avvenimento e anche la levata di scudi verso la decisione di celebrare parte della messa con le spalle rivolte ai fedeli (spiegandone però le motivazioni in maniera ampia e dettagliata), dovrebbe farci riflettere su come esistano due pesi e due misure nel nostro paese.

Ogni parola della chiesa (tranne quando dichiaratamente a favore del centrosinistra o di beppe grillo) è tacciata di ingerenza nella vita pubblica italiana, mentre è segno di conquistata libertà laica ogni presa di posizione contro quello che, se anche non sei credente, è il capo di uno stato amico dell’Italia.

Il fatto che decida di visitare una università, può suscitare giuste proteste da parte di professori e studenti, ma non diktat assolutisti, ne richieste di interventi istituzionali.

Ha diritto chiunque di protestare, come lo ha chiunque di decidere che il Papa può essere ascoltato.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grazie, mio Dio, per l'amore al Papa che hai messo nel mio cuore.

Quella donna che in casa di Simone il lebbroso, a Betania, unge il capo del Maestro con un ricco profumo, ci ricorda il dovere d'essere splendidi nel culto di Dio.

Tutto il lusso, la maestà e la bellezza mi sembrano ben poco.

E contro coloro che biasimano la ricchezza dei vasi sacri, degli ornamenti, delle pale d'altare, si innalza la lode di Gesù: opus enim bonum operata est in me - una buona azione è stata compiuta verso di me.

Parole non mie, ma che sposo totalmente.