venerdì 11 gennaio 2008

Sulla governabilità del paese

Mi piace intervenire con post banali.



I commenti di camelot e le telefonate con Matteo e Cosimo sono sempre causa di lunghe riflessioni che portano a conclusioni ovvie e banali però...



Per legiferare su temi importanti c'è bisogno di un governo stabile e forte.

Non perché in questo modo la maggioranza sarebbe sempre sicura di avere i numeri per sopraffare l'opposizione ma perché un governo forte e stabile, non appeso al filo di pochi voti e ricattabile da chiunque al suo interno, permetterebbe la libertà di voto di tutti i parlamentari.



Ok parlo di clima idilliaco, in cui tra maggioranza ed opposizione ci sia una franca e corretta collaborazione critica, in cui ogni coalizione, partito, gruppo parlamentare, singolo eletto sia prima di tutto espressione dei propri elettori, più attento alle esigenze del "popolo" che alle tattiche di "strangolamento dell'avversario".



Un clima in cui il voto trasversale sia una piacevole consuetudine, le soluzioni vengano cercate affidandosi non ai proclami ma alle sovvenzioni verso una ricerca vera e libera.



Che dite? c'è bisogno di un ricambio generazionale, di cambiare le persone che fanno della politica un "brutto" lavoro, di portare idee nuove?



Avete ragione, ma in che modo?

Sfruttando il malcontento e proponendo un'antipolitica fatta di liste civiche?



Secondo me, no.

Visto che ancora c'è chi crede nella Politica, la soluzione dovrebbe arrivare da una maggiore apertura delle strutture attuali e dalla conseguente partecipazione di nuove "teste", e badate bene, non ne faccio una questione di età ma di freschezza ed integrità.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Perfettamente d'accordo...se ci fossero meccanismi tipo elezioni primarie (anche se rimarrebbe il problema dei "signori delle tessere"), si potrebbe aprire i partiti a nuove energie ed idee...il problema è che però oramai i partiti mi sembrano affetti (ahimè, dò ragione a Cirino Pomicino, e chi l'avrebbe mai detto? :D ) da leaderismo carismatico...non c'è più dibattito di idee..i congressi sono una farsa...dove sono le tesi si contrappongono?
Buon week end Nicola..

Anonimo ha detto...

quanta ragione hai... vero anche quello che dice camelot: il sistema è condizionato dai "signori delle tessere" e non cambierebbe poi molto, con questa mentalità, avere primarie.