lunedì 10 dicembre 2007

Che succede nell'UDC

Mi permetto di riportare in toto l'intervento dell'On. Carlo Giovanardi di oggi sul suo sito mi sembra abbastanza esauriente.



IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
Postato Lunedì, 10 dicembre

Silvio Berlusconi ha annunciato l’intenzione di sciogliere Forza Italia e di dar vita al Partito del Popolo della Libertà domenica 18 novembre.
Di fronte a quel terremoto per la vita politica italiana ad oggi nessun organo dell’UDC, né l’Ufficio Politico, né la Direzione Nazionale, né il Consiglio Nazionale, si è mai riunito per un esame della situazione.
Abbiamo letto sui giornali o attraverso dichiarazioni dei media della bocciatura del progetto da parte del Segretario Lorenzo Cesa e di documenti comuni sottoscritti da Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini.
Nel frattempo con una certa invidia abbiamo visto come i gruppi dirigenti di Alleanza Nazionale e Forza Italia siano stati permanentemente consultati dai loro capi per monitorare l’evolversi della situazione.
Il giorno 3 dicembre è pervenuta questa lettera del nostro Segretario Nazionale che trascrivo integralmente poiché non ha precedenti nella storia dei Partiti Democratici.
(clicca qui e leggi la lettera)
Successivamente il Presidente del Partito Sen. Rocco Buttiglione ha finalmente convocato il Consiglio Nazionale per il giorno 17 dicembre.Ieri, domenica 9 dicembre sono avvenuti fatti di grande rilievo.
Innanzitutto una presa di posizione degli amici che hanno dato vita al Manifesto di Subiaco, che ritengono di trarre le logiche conclusioni della linea dell’UDC nel dopo elezioni, quelle che noi abbiamo duramente contestato per la loro ambiguità.
Ecco il documento:
(clicca qui e leggi il contenuto)
Nella stessa giornata di domenica l’On. Armando Dionisi si è dimesso da Vice Segretario del Partito con la seguente motivazione:

UDC: DIONISI SCRIVE A CESA, MI DIMETTO DA VICESEGRETARIO PARTITO ASCOLTI CHI DISSENTE, CORTIGIANERIA PORTA A PENSIERO UNICO

Roma, 9 dic. (Adnkronos) - Armando Dionisi si dimette dalla carica di vicesegretario dell'Udc. In una lettera al segretario nazionale Lorenzo Cesa, Dionisi, che ha aderito all'appello dei riformatori per una costituente di centro, spiega le ragioni del suo gesto. "Ho ricevuto la tua lettera con la quale manifesti l'intenzione di azzerare gli incarichi dell'esecutivo del partito. Condivido -scrive Dionisi a Cesa- che il prossimo Cn sara' l'occasione per chiarire la linea politica scaturita dal congresso; ma mi devi consentire di osservare, che negli ultimi mesi, qualche contorsionismo di troppo ha generato un po' di confusione nella comprensione della linea politica''.''Sono convinto, conoscendo le tue capacita', che farai tutti i tentativi per elaborare un documento, da presentare al consiglio nazionale, che si faccia carico delle ragioni di tutti e che partendo dall'Udc vada verso un approdo piu' ampio e ambizioso. In questa fase -rimarca il parlamentare centrista- serve coraggio e generosita' politica, non l'immobilismo. L'Udc sara' tanto piu' forte quanto sapra' apprezzare coloro che dissentono,fermo rimanendo la tua prerogativa di rappresentanza e attuazione della linea politica''.''Il conformismo e la cortigianeria sfociano, spesso, nel pensiero unico: e' una cultura che non appartiene alla nostra tradizione. Nella Dc vigeva una regola: capacita' di ascoltare e rispettare chi non la pensava come noi. Per queste ragioni, e per toglierti qualunque imbarazzo -conclude Dionisi - ti rimetto il mio incarico di vicesegretario, che non avevo richiesto, ma avevo accettato con amicizia e spirito di servizio su proposta di Buttiglione''.

In serata dal Partito è arrivata questa contro replica:

UDC: "DIMISSIONI FANTASMA QUELLE DI DIONISI"
(AGI) - Roma, 9 dic. - "In relazione alle notizie di agenzia sulle dimissioni dell'on. Armando Dionisi da vicesegretario dell'Udc, da Via due Macelli si precisa che tutti gli incarichi di partito, comprese le quattro vicesegreterie, erano stati azzerati una settimana fa dal segretario dell'Udc, on. Lorenzo Cesa, come comunicato ai diretti interessati e come ampiamente riportato dai numerosi organi di informazione. Siamo di fronte,dunque, ad un caso di dimissioni fantasma da un incarico del quale non si poteva piu' disporre". E' quanto si legge in una nota dell'ufficio stampa dell'Udc. (AGI)”.

Facciamo notare che come Popolari Liberali dell’UDC non siamo direttamente interessati all’azzeramento della Giunta esecutiva del Partito, poiché come minoranza non ci era stato attribuito nessun incarico.
Quello che è veramente singolare è che la revoca dei Vice Segretari per la cui nomina il Segretario Nazionale deve sentire la Direzione, sia avvenuta senza sentire assolutamente nessuno, in una specie di punizione collettiva per chi ha osato mettere in discussione il pensiero unico all’interno dell’UDC.
Ognuno è libero in politica di usare le argomentazioni che ritiene più opportune, ma ci vuole un bel coraggio ad accusare Forza Italia di deficit democratico quando dobbiamo assistere a questa gestione leaderistica del Partito.

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