mercoledì 6 febbraio 2008

Una questione di coerenza

Premessa: scrivo questo post a titolo puramente personale.



Antefatto: sono un ingenuo sognatore.



Introduzione: Ho seguito dalla scorsa primavera il cammino dei Popolari-Liberali (in realtà allora seguivo l'azione e le dichiarazioni di Giovanardi).



Ho contattato Giovanardi prima dell'estate e mi ha risposto con cortesia dandomi i riferimenti per la mia zona; per vari miei inconvenienti non ho potuto mettermi in contatto con loro fino ad ottobre, dandomi quindi un appuntamento a Verona per il 3/4 Novembre.



Il 4 Novembre finalmente conosco Silvia Ghezzi, tralasciando sull'ottima impressione "a pelle", l'ho trovata una persona estremamente disponibile che mi ha subito messo al corrente della situazione nella nostra provincia e mi ha dato ulteriori contatti.



Nel mese di Novembre prendo contatto con alcune persone tra cui Matteo Dozio, giovane, entusiasta sicuramente sognatore. Inutile dire che con lui l'intesa nasce da subito (non per niente è coautore di questo blog).



Il primo dicembre ci troviamo a Modena e conosco vari personaggi della direzione UDC e alcuni consiglieri nazionali.



Sarò ingenuo ma vi assicuro che la maggiorparte di loro mi ha convinto in quanto a coerenza e "purezza".



Svolgimento: La linea dei popolari-liberali, al di la di quanto scritto dai giornali, è sempre stata chiara e coerente e potete facilmente fare riferimento ad essa nel documento emesso proprio a Modena.

Oggi su molti quotidiani Giovanardi è stato etichettato come un opportunista in cerca di poltrone per se ed i suoi e sicuramente una "gatta da pelare" per Berlusconi.



A parte che Giovanardi non avrebbe avuto bisogno di uscire dall'UDC e di creare nessun "movimento" se avesse voluto avere una poltrona sicura in quanto la sua figura è riconosciuta da molti come una delle più corrette coerenti ed integerrime del nostro parlamento, credo ci sia un altro messaggio nelle sue azioni, tanto che io sarei ORGOGLIOSO e pronto a mettere il mio nome in una lista elettorale in cui apparisse anche il suo.


COERENZA, a costo di essere ripetitivo, sintetizzata dalla mozione di Giovanardi all'ultimo consiglio nazionale dell'UDC che potete trovare integralmente nel post del 18 Dicembre 2007 .


Chiamatemi ingenuo ma credo fortemente alle parole di Carlo Giovanardi e di Silvia Ghezzi:

"Stiamo difendendo delle idee non delle poltrone"

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Certo, coerenza.
Lascia che il mondo
(giornali,bloggers superficiali ecc)
accusi Giovanardi
di trasformismo,
fame di poltrone eccetera

tanto sappiamo che NON E' COSI.

il "mondo"
(gente della strada o editorialisti,non importa)
ha i suoi parametri:
non crede
non riesce a credere

che possano esserci politici onesti

(allargando il discorso si potrebbe dire che non riesce neppure a credere che esista la bontà, la fedeltà, la GRATUITA')

invece, grazie al Cielo,
tu nicola e migliaia e migliaia di italiani,
abbiam "incontrato"
Carlo Giovanardi.

No timeas!

IO SARO' FIERO DI SOSTENERTI!!!!

Anonimo ha detto...

Ho apprezzato il tuo commento alle notizie dei giornali, basate sull'interpretazione maliziosa ed errata del nostro On.le Giovanardi, che da tanto tempo, (quindi non è una questione poi così improvvisa) fa dichiarazioni di voler uscire dall'ambiguità che caratterizza l'UDC di Casini & C... . Ho notato il silenzio finora dei media, ed ora aprono la bocca per denigrarlo !!! Ti saluto cordialmente Elena

Anonimo ha detto...

anche a me convince Giovanardi, non sempre su tutto quello che dice :-), ma sull'onestà si

Anonimo ha detto...

A VOLTE RITORNANO

Ora,
io non vorrei fare troppa pubblicità
alla rosa bianca
(parentesi: si rifugiano dietro simboli e sigle, ma la verginità quand'è perduta è perduta....):

ma che dire di Gerardo Bianco?
e del grande cattocomunista
(però,evidentemente cacciato dalla margherita)Monticone.

Ed ancora Gian Guido Folloni,
che rimase seduto
sulla poltrona di ministro
(era il primo governo comunista,guidato dal comunista dalema)
dimenticando completamente
valori
disciplina di partito
e coerenza.

Pezzotta: può un sindacalista non essere statalista e di sinistra?
A me ora spiace dir questo: il 2 marzo, in piena campagna elettorale,ci sarà in tutta italia
il FAMILY DAY 2. Ora, tralasciamo il fatto che il primo fu presentato da una ex-radicale (la roccella) e appunto il nostro barbuto sindacalista della val brembana, ma come non vedere UNO SPOTTONE -ripeto: in piena campagna elettorale- a tutto favore di pezzota che fu "lider maximo" del family day?

Ancora dubbi sul policantume della "rosa"? Vabbè, a parte il duo tabacci/baccini (un nome, una garanzia. Oppure "basta la parola") vi è la presenza di personaggi e personaggini che han girato mille partiti, basta dare un occhiata al proliferare di siti autoreferenziali e trovate sta gente qua.

Due cose li uniscono:

a)son politicanti, non verginelli.

b)non gli DISDEGNA per niente di andare a sinistra, anzi se viene un qualche accordo col pd(GIA AUSPICATO DA FASSINO) nessuno si tirerà indietro.

c'è pure un terzo punto:NON LI HA VOLUTI NESSUNO. son tutti bolliti,allontanati dai partiti, disperatamente aggrappati alla rosa....